La suggestiva narrazione figurativa del maestro Pasquale Iannelli, dal sacro al profano, richiede una visione contemplativa che sappia interpretare il suo messaggio visivo nella meditazione dell’esistenza celebrata nella magnificenza di volti e sinuose figure femminili da ammirare nella loro classica ed enigmatica bellezza.
Infatti, la sua radice umorale è legata alla realtà delle cose, mettendo in evidenza negli intensi ritratti di donna la sua splendida pittura pervasa da un’intensa carica emozionale nell’unità tonale, in cui le fluide pennellate seguono l’illustre tradizione classica nell’eleganza formale, nella morbidezza dei toni e nei raffinati contrasti cromatici, che determinano un senso di fascino nell’incanto delle immagini.
Le basi tecnicoespressive delle sue opere d’arte manifestano un ampio arco di modalità stilistiche, svelando l’armonia tridimensionale delle forme nei bassorilievi, tra i virtuosismi cromatici nelle pregiate sintesi di valori espressivi, che progrediscono verso una raffigurazione onirica, stravolgendo la connotazione percettiva del reale nella poetica dell’immaginario.
Così, si susseguono vedute che si aprono alla luce ed all’aria, intrepidi cavalli in lirica libertà e figure di donna, tra le armonie naturali nell’apparizione inconsueta e simbolica dei dati figurali, sospesa nel tempo che trascende lo spazio.
Ecco perché, l’autentica arte pittorica di Pasquale Iannelli nella sua dimensione surreale, rivela complesse implicazioni psicologiche e sentimentali nell’abbandono al sogno ed all’inconscio, che rispecchiano la volontà di smascherare le convenzionalità dell’odierna società.
Si tratta, quindi, di un’abile tecnicaespressiva che insegue forme e colori, capaci di raccontare l’uomo nei suoi significati esistenziali, dove la bellezza non è soltanto estetica, ma linguaggio dello spirito. In tal modo, si rivela una indiscussa autorità nel campo ritrattistico che nella continuità storica, evidenzia un’arte che appartiene all’odierna cultura avveniristica, orientata sempre verso nuove ed originali forme espressive.
I volti e le armoniose figure, quindi, si rivolgono direttamente allo spettatore, provocando un senso di sgomento tra atmosfere quasi irreali, in cui la narrazione figurativa assume un significato simbolico nell’imponderabile bellezza di uno sguardo che s’inoltra nella dimensione esistenziale dell’autore, tra sogno e realtà in una espressione di memoria e di intelletto.
Sta qui il pregio nei dipinti del maestro Pasquale Iannelli: l’incontro tra il mondo visibile ed immaginario, determina una “irreale realtà” che si stempera in tracce del vissuto, mentre il pathos fluisce nel cromatismo con vigore espressivo, aprendo così, una nuova via alla fantasia creativa per un’inedita idea d’arte.
Carla d’Aquino Mineo