Il fascino dell’onirico percorre negli splendidi dipinti del maestro Pasquale Iannelli, in cui la narrazione pittorica, dal sacro al profano, interpreta nell’autonomia stilistica i misteri della vita.
Così, la straordinaria e complessa tematica di Iannelli è impostata sulla contemplazione degli aspetti formalistici e psicologici dell’uomo, tra inconscio e rigore mentale, coinvolgendo nell’interpretazione figurativa la nostra percezione emotiva nei sentimenti e nella fantasia.
Ecco che allora, lo studio nell’analisi degli elementi psicologici nell’ambito dell’uomo, delle sue azioni e fantasie, si esprime in una nuova modalità esecutiva, attraverso una narrazione simbolico-espressionista che ha la sua matrice nel filone tedesco che influenzò a livello internazionale vari artisti di spicco come Munch e Kandinsky, dove il colore che si fonde nelle forme libere da strutture precostituite, ha sempre il ruolo di protagonista ed è in funzione di echi d’animo, mentre il motivo ispiratore delle sue originali immagini è l’esternazione del mondo intimo.
Nascono così, preziosi dipinti di straordinaria suggestione formale e tecnico-espressiva, in cui il pathos fluisce nei colori, tra i rossi fiammeggianti ed i gialli dorati, immersi in una luminosità avvolgente che rischiara le immagini nel connubio, tra fantasia e razionalità, enigma e poesia, luce ed oscurità dell’anima.
Figure femminili, paesaggi campestri ed ariose vedute marine, quindi, svelano simbolicamente una narrazione allusiva, quanto, fantastica, cogliendo barlumi di bellezza e spiritualità.
Ecco perché, il suo mondo evocativo si armonizza nelle armonie naturali, mentre l’intenso cromatismo diviene veicolo primario di poesia e di finissime sensazioni visive. In tal modo, la ricerca si apre ad una dimensione figurativa che rimanda ad una finissima lettura simbolica, nella quale i contenuti delle immagini si muovono liberi nella poetica dell’immaginario.
L’evidenza analitica, le connotazioni armoniose dell’insieme, la tensione lirica dei contenuti che si libera anche tra formulazioni astratte e geometrie decorative, esaltano l’obbiettivo principale: l’immagine non è solo ciò che rappresenta, ma offre altri significati ed allusioni della vita nella memoria nostalgica del vissuto e nel dolce equilibrio, tra sogno e realtà.
Alla fine, una nuova geometria unisce il senso e la ragione, cioè la tangibilità realistica dei dati figurali, avvolti da una luce astratta che pervade gli spazi, rivelando una percezione visiva che non è soltanto fisica, ma anche interiore.
Nell’aura trasparente dell’evocazione, intrisa dall’illustre tradizione classica in onirica bellezza, i dipinti del maestro Pasquale Iannelli interpretano una riflessione personale, tra sogni archetipi, surreali fantasie, metafore ed apologhi morali, mentre assume originali valenze culturali in un percorso che unisce riflessione e sentimento in un raffinato elogio di una nuova creatività che vive nel clima sognante e silente dell’arte pittorica, veicolo universale di sentimenti.
Carla d’Aquino Mineo