Un mondo evocativo sospeso nel tempo, nell’apparizione magica ed inconsueta delle cose, poste tra la visione ed il ricordo, distingue la narrazione figurativa del maestro Pasquale Iannelli, mentre i dati espressivi coniugano armoniosamente il senso con la ragione, l’analisi concettuale con la lirica trasfigurazione del reale, tra limpide atmosfere surreali in vedute che si aprono alla luce ed all’aria.

Ecco che allora, le visioni oniriche nella brillantezza delle tonalità, tra i rossi fiammeggianti, i gialli solari, i verdi variegati della natura e gli azzurri celestini, rimandano ad una lettura simbolica, dove l’arcano disvela i suoi segreti, tra sogni archetipi ed aspettative, in cui primeggia nella sua armoniosa bellezza la figura femminile, colta nelle sue naturali pose in segreta intimità, determinando fascino e stupore nella simbologia della vita.

In ogni dipinto di Pasquale Iannelli primeggia il senso assoluto del colore nel raffinato e caldo cromatismo che traduce nelle immagini sognanti il genio nella creatività, l’estro e la poesia, in cui aleggia l’alchimia coloristica nella fervida fantasia.

Nascono, così, splendidi dipinti che interpretano onirici paesaggi dal clima silente, in cui realtà e fantasia del reale si integrano in una surrealtà che s’inoltra nella ricerca dell’impossibile, da Magritte a Dalì, seguendo l’ideale surrealista, in cui le immagini rivelano le forze del meraviglioso e dell’inconscio.

Stupisce, quindi, dal sacro al profano, l’armonia formale delle raffigurazioni di classica bellezza che si evolve verso una modalità impressionista nei paesaggi, rivolti al versante francese, da Cèzanne a Monet, nella riedificazione a memoria delle immagini, mentre subiscono un passaggio nel sogno.

Ecco perché, le visioni oniriche del maestro Pasquale Iannelli, svelano una dimensione allusiva, quanto, fantastica che si snoda nei significati simbolici dell’esistenza. Metafore, ma vorrei dire anche apologhi morali, dove la tensione verso la spiritualità nei soggetti sacri, verso la poesia ed il sogno è coinvolgente.

Pasquale Iannelli riesce, mirabilmente, a coniugare la sua fuga onirica con una sorta di estrema lucidità intellettuale. Ecco la ragione del fascino, davvero, unico dei suoi dipinti: il perfetto connubio, tra fantasia e realtà, simbologia e poesia. Anzi proprio, dalla convergenza di fattori apparentemente opposti nasce la “realtà irreale”. Ma soprattutto, colpisce una narrazione figurativa che supera la tangibilità delle cose: gli orizzonti si aprono ad una nuova fantasia creativa che ci trasporta lontano, nell’avventura del sogno ad occhi aperti in afflato con le armonie universali.

Carla d’Aquino Mineo